La Milano Fashion Week settembre 2025 ha regalato un momento di pura poesia sartoriale che ancora oggi risuona nei cuori di chi ha avuto la fortuna di viverlo. Il 29 settembre, nella cornice sublime della Sala Duomo dell’Excelsior Hotel Gallia, si è consumato un rito di bellezza che ha trasformato una semplice sfilata in un manifesto di stile, arte e umanità.

I Protagonisti di una Bellezza Senza Confini
Jamal Taslaq: L’Oriente che Abbraccia l’Occidente
Quando Jamal Taslaq ha presentato la sua collezione “Occirientale”, ho sentito il brivido di chi assiste a un momento di verità creativa. Questo stilista italo-palestinese ha saputo tessere un dialogo sublime tra le sue radici orientali e l’eccellenza italiana, culminando in un abito simbolico ispirato all’ulivo – albero di pace per eccellenza – accompagnato dalla parola “Umanità” scritta in caratteri arabici.
Non era solo moda, era un manifesto di resilienza che mi ha ricordato quanto la bellezza possa essere rivoluzionaria quando nasce dal cuore.



ALV by Alviero Martini: Il Fascino del Tempo che Ritorna
L’omaggio di Alviero Martini all’eleganza degli anni ’50 e ’60 mi ha trasportato in quell’epoca dorata dove le donne del dopoguerra riscoprivano la femminilità attraverso cappotti rivoltati e calze rammendate. Non si trattava di nostalgia fine a se stessa, ma di una lezione di stile che ci ricorda come l’eleganza vera non invecchia mai.
Cappellini, guanti e borse coordinate raccontavano storie di donne che sapevano trasformare la necessità in grazia, il limite in opportunità creativa.



Antonella Bravi: La Seta come Poesia Indossabile
La collezione 2026 di Antonella Bravi è stata una carezza per gli occhi. La sua interpretazione del resort wear di alta gamma, con quell’approccio inclusivo che abbraccia anche la modest fashion, ha dimostrato come la moda contemporanea possa essere elegante senza escludere, raffinata senza intimidire.
Ogni capo fluido raccontava la storia di una femminilità moderna che sa adattarsi a ogni momento della giornata, dal viaggio d’affari al relax serale, confermando che la vera classe risiede nella versatilità.



Otto & Mezzo Cashmere: L’Arte dell’Eccellenza Quotidiana
Quando ho visto sfilare i capi di Otto & Mezzo Cashmere, ho pensato a quanto sia importante preservare l’artigianalità italiana in un mondo sempre più veloce. Giovanna Arnoldi ha costruito dal 2008 un brand che celebra la filosofia del “bello che dura nel tempo”.
Era evidente in ogni maglia, in ogni cardigan, quella cura maniacale per il dettaglio che trasforma un semplice capo in un investimento di stile.



Fabio Porliod: La Moda come Strumento di Empowerment
L’approccio di Fabio Porliod mi ha commossa profondamente. Le sue linee raffinate, pensate per donne cosmopolite e culturalmente curiose, nascondevano un messaggio più profondo. Questo stilista ha trasformato le sue passerelle in palcoscenici di inclusione, dove modelle amputate e donne che hanno affrontato il tumore diventano protagoniste di una narrazione che va oltre l’estetica.
La moda come medicina dell’anima, come affermazione di forza – una lezione che porto sempre nel mio lavoro.



I Sapori dell’Eccellenza
Il cocktail curato da “Mad For Salento” ha completato l’esperienza con quel tocco di autenticità che solo le eccellenze enogastronomiche italiane sanno regalare. Degustare prodotti pugliesi di altissima qualità mentre si respira l’atmosfera della Fashion Week significa vivere l’Italia nella sua forma più pura e raffinata.



Dietro le Quinte della Perfezione
Gianluigi Resta e il suo team di GR Events & Communication, insieme alla direzione artistica della leggendaria Titti Baiocchi, hanno orchestrato ogni dettaglio con quella precisione maniacale che trasforma un evento in un’esperienza indimenticabile. Dal hair styling di Casarpege di Marco Todaro al trucco dell’Accademia MBA di Alessandro Gangi, fino all’after party al The Plein Club con il DJ MAUWI, tutto respirava quella perfezione italiana che il mondo ci invidia.



Uno Sguardo al Futuro
La vocazione internazionale di Catwalk Milan, che dopo Shanghai toccherà Zurigo, Dubai e Montecarlo nel 2026, dimostra come l’eccellenza italiana possa conquistare il mondo senza perdere la propria identità. È questo il vero lusso: essere globali rimanendo autenticamente italiani.
Cara lettrice, mentre scrivo queste righe, mi vengono in mente tutte le volte in cui la moda mi ha insegnato che la bellezza vera risiede nell’autenticità, nella capacità di raccontare storie che toccano il cuore oltre che gli occhi. Catwalk Milan 2025 è stata esattamente questo: un promemoria di quanto sia importante preservare l’eccellenza, celebrare l’inclusività e non dimenticare mai che dietro ogni abito c’è sempre un sogno da realizzare.
A cura di Lorenza Caradonna


